I Due delle 2: l’intervista di Gilda e Max a Samuel
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Gilda Balducci e Max Occhiato, all’interno di I Due delle 2: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00.
1_ Come te la stai passando?
Sono in un momento positivo, è uscito il mio secondo album da solista. Quando un artista fa uscire un disco è come se vedesse la propria creatura prendere vita.
2_ 15 tracce in solitaria ma anche con delle preziose collaborazioni.
Questo è un disco che nasce in tempi di pandemia e lockdown. Nasce “solitario” fondamentalmente perché l’ho costruito da solo nel mio studio. Durante l’estate poi, quando c’è stata concessa un po’ di libertà, ho deciso di farlo ascoltare e condividerlo con amici artisti e produttori, anche per avere dei consigli.
Tutti quanti hanno voluto partecipare, lasciando qualcosa di loro nel disco. È un gesto che mi ha toccato molto. È anche per questo motivo che l’ho voluto intitolare Brigata Bianca.
3_ Com’è nata la canzone Cocoricò?
È una delle ultime canzoni “nate” del disco. Ero a Milano, in studio con Federico Nardelli (produttore di musica contemporanea) e con lui c’era Lorenzo Colapesce. Abbiamo deciso di scrivere una cosa assieme ma non ci eravamo mai incontrati, ci dovevamo ancora conoscere.
Cocoricò è il racconto di una bellissima serata trascorsa al mitico club omonimo, con i Subsonica e i Blu Vertigo dopo un concerto fatto insieme, nei primi anni 2000. Era un momento storico in cui si smette di essere ragazzi e si diventa uomini, grazie al proprio mestiere-sogno.
Samuel: “La felicità è il percorso che scegli di intraprendere”
4_ In quegli anni eri anche un affermatissimo dj e produttore di musica tecno.
Con i Motel Connection ho sperimentato e navigato nei fiumi della tecno per tantissimi anni. Ancora oggi sono un dj che propone quel tipo di musica durante le serate. È un amore che mi è rimasto, tant’è che in questo disco sono tornato un po’ alle mie sonorità di partenza.
5_ È da più di 20 anni che fai musica: come sei cambiato, restando comunque te stesso?
Il compito di un artista, qualsiasi sia il suo campo, è quello di evolversi e di non rimanere mai fermo. Bisogna avere la forza di distruggere ciò che hai appena creato, per reinventarsi e costruire qualcosa di nuovo.
È questo un po’ il meccanismo: quando smetti di voler diventare qualcosa di nuovo, forse inizia il momento di pensare a cosa stai facendo e dove vuoi andare. Rincorrere la propria asticella è il metodo migliore per fare qualsiasi tipo di arte.
6_ Hai composto, suonato e cantato questo disco nel Golfo Mistico che sembra quasi un’isola felice in cui rifugiarsi. È stata una coccola dal punto di vista professionale, rinchiuderti in questo guscio durante la pandemia?
Sì. Ho ricevuto le chiavi dello studio esattamente 5 giorni prima del lockdown. Quando un artista mette a punto il suo studio, con tutto ciò che è necessario, è un momento magico. In più è accaduto che dovevamo rimanere chiusi in casa e lo studio era proprio al piano di sotto. Non uscivo nemmeno: passavo le giornate lì a scrivere, dando fondo alla mia creatività.
7_ A proposito di amici, c’è una figura professionale in particolare che all’inizio della tua carriera ti ha aiutato o supportato?
Fin dai primi giorni, si sono alternate tantissime persone dalle quali ho imparato molto. Voglio fare una dedica particolare al mio gruppo, i Subsonica, con i quali sono cresciuto sia musicalmente sia personalmente. Con loro ho imparato a essere Samuel solista.
8_ I Subsonica suoneranno ancora insieme, la prossima primavera.
Noi abbiamo in sospeso una tournée che doveva partire quando è iniziato il lockdown. I biglietti sono andati subito sold-out e quindi abbiamo in sospeso questo appuntamento con il pubblico. La prima cosa che faremo infatti, sarà tener fede a questo impegno.
9_ Tornando alla canzone Felicità: cos’è per Samuel la felicità?
In realtà quando uno inizia a ragionare sul concetto di felicità, forse non è proprio il momento più felice della sua vita. Io mi sono sempre chiesto cosa volesse dire e ho sempre pensato – fino a quando ho scritto questa canzone – che la felicità fosse un attimo da raggiungere.
Io ho fatto tantissima strada con i miei gruppi, la mia musica, le mie esperienze. Proprio in quel giorno lì, ho realizzato che molto probabilmente la felicità è il tipo di percorso che si decide di intraprendere, la fortuna che hai nel poterlo fare e la strada che scegli per arrivarci.
È un pensiero che mi ha subito ispirato nella stesura del brano, pianoforte e voce. A Fulminacci è piaciuta subito e ha voluto cantarla con me.
Samuel: Biografia
Samuel è un autore e compositore molto attivo: ha realizzato nove album originali con i Subsonica e sei con i Motel Connection, con cui ha lavorato anche a due colonne sonore. Le frequenti collaborazioni musicali annoverano, tra gli altri, con i Subsonica Franco Battiato, Bluvertigo, Antonella Ruggero, Krisma, e da solista Patty Pravo, Jovanotti, Manuel Agnelli, Alessandro Mannarino.
Nel 1996 dà vita ai Subsonica insieme a Max Casacci, Boosta, Ninja e Pierfunk (sostituito nel ‘99 da Vicio). In quegli anni di forte fermento musicale nascono anche i Motel Connection e fonda due etichette di musica techno. La sua attività di dj e produttore lo vede protagonista di rinomatissime serate nei club di riferimento della scena techno.
A febbraio 2017 Samuel partecipa a Sanremo con “Vedrai” e pubblica il suo primo album da solista, “Il codice della bellezza”. Nel 2019, Samuel partecipa come giudice alla tredicesima edizione del talent show X Factor. Da marzo 2020, Samuel ha dato vita a “Golfo Mistico” suo studio musicale, diventato un hub multicreativo, dove si incontreranno varie figure legate al mondo della musica, ma non solo.
Il 22 gennaio 2021 ha pubblicato il secondo album solista “Brigata Bianca” e in primavera tornerà sul palco con i Subsonica.