I Santi Francesi hanno raccontato l’esperienza a X Factor, svelandoci il rapporto con il giudice Rkomi e i fan. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco ai Santi Francesi all’interno di Wake Up: il programma di Radio LatteMiele in onda da lunedì a venerdì dalle 09.00.
1_Come mai avete deciso di chiamarvi “Santi Francesi”?
I nostri veri nomi sono Alessandro De Santis e Mario Francese. In realtà, però, c’è anche un motivo medievale sotto. In quell’epoca si inventavano spesso i santi solo per il gusto di festeggiarli e omaggiarli. Ci piaceva questa usanza e abbiamo voluto riprenderla nel nostro nome d’arte.
2_Come è stato il ritorno alla vita normale dopo la vittoria a X Factor?
Non c’è stato un vero e proprio ritorno alla vita normale. La nostra vita adesso è molto diversa rispetto a quella precedente ai due mesi di X Factor. Stessi obiettivi, ma impegni e emozioni differenti.
3_Tutti pensavano a voi quando pensavano a un ipotetico vincitore, questo vi pesava?
Non ci abbiamo creduto fino in fondo in realtà. Ci siamo costruiti una bolla, in cui normalmente un talent ti inserisce, e la abbiamo assecondata. Noi eravamo lì per suonare e parlare attraverso la nostra musica e è andato tutto bene.
4_Il clima allegro che respiravate e il rapporto sereno con gli altri ragazzi del talent vi ha aiutato?
I legami che abbiamo instaurato ci hanno aiutato molto. Se vivi un’esperienza così tosta con persone con cui vai d’accordo e riesci a divertirti è incredibile.
Santi Francesi: “Dopo X Factor? Stessi obiettivi, ma impegni e emozioni diverse”
5_Com’era il rapporto con il vostro giudice Rkomi?
Fantastico anche quello. Non abbiamo particolarmente legato con gli altri giudici perché li vedevamo poco. Con Mirko invece era diventato quasi un rapporto di fratellanza, ci ha lasciato tanto spazio e dato i consigli giusti nei momenti giusti.
6_In base ai luoghi in cui suonate trovate pubblici diversi?
L’approccio è sempre lo stesso. Non abbiamo ancora capito l’origine vera del nostro pubblico perché è super eterogenea: ci sono bambini, ragazzi giovani, ma anche tanti adulti.
7_Vi piacerebbe partecipare al Festival di Sanremo?
Viviamo il Festival un po’ come tutto il resto: è una possibilità che non ci precludiamo. Quest’anno era troppo tardi, ma crediamo che ogni cosa abbia il suo tempo.
8_C’è qualche artista che preferite più di altri?
Noi tifiamo i Cugini di Campagna.
9_Quali saranno i vostri progetti futuri?
Adesso siamo focalizzati sul tour. L’obiettivo è quello di continuare a scrivere, pubblicare, allargare sempre di più il nostro pubblico e suonare dal vivo: tutte cose che dovrebbe fare un musicista normale.
10_È cambiato, invece, il rapporto con i fan?
Non avevamo un rapporto chiaro con i nostri fan perché siamo sempre stati molto riservati. Grazie al tour stiamo costruendo insieme a loro, ci stiamo conoscendo.