Serepocaiontas ci ha raccontato del suo percorso di vita e del suo rapporto con i fan. Ascolta l’intervista completa!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Serepocaiontas all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni venerdì dalle 21.00.
1_Hai studiato tanto canto jazz al conservatorio.
Avevo iniziato a studiare già quando avevo 16 anni con una bravissima maestra a Latina, nella mia città di origine, che mi ha trasmesso questa passione per questo genere così particolare. Prima non riscuoteva molto successo tra i miei compagni di liceo, invece adesso sono fiera di aver fatto questo percorso perché mi ha arricchito gli ascolti.
2_Questo brano racconta la tua storia a Londra.
Dove ho vissuto per quasi 5 anni. Stavo studiando all’università Luigi Bocconi di Milano, poi mi sono trasferita a Londra per lavorare nel marketing. Il “Vin Brulè”, titolo della mia canzone, era una di quelle cose che non mi piacevano e che bevevo solo per uniformarmi alla massa.
3_Quali sono le differenze tra Londra e Roma?
La cosa che si percepisce più fortemente è la distanza tra le persone. A Londra, nonostante l’esperienza, era molto difficile creare un contatto con la gente perché chi cammina e ti passa davanti non ti guarda mai negli occhi. Questa è la differenza principale tra Londra e una città come Roma o con l’Italia in generale. Qui uno sguardo d’intesa, un sorriso c’è sempre. Questa è una delle cose che ho cercato di ritrovare tornando.
4_A volte sento dire che a Londra si è accettati per quel che si è.
È vero questo ed è simile a Milano perché nessuno ti giudica, se vuoi andare in giro con le calze a rete o con i capelli viola nessuno ti giudica, però c’è anche meno profondità nei rapporti. È più difficile creare dei legami nuovi.
5_Tu sei molto dolce in musica, in un mondo che urla.
Odio le cose urlate. È paradossale, ma odio anche la musica ad alto volume, ma questo per un mio problema di misfonia, mi danno fastidio i rumori ripetuti, ad esempio una persona che mastica. Ho questo problema molto serio per cui spesso devo andare in giro con i tappi. Questo mi rende insopportabile ad alcuni rumori, mi piacciono le cose rilassanti.
6_Tu armonizzi tutto.
Anche il suono del tram o i suoni del supermercato, sicuramente sono fastidiosissima quando vado in giro, per le persone come me sono un fastidio.
7_Tu sei stata molto coraggiosa e in questo pezzo c’è anche molto del tuo coraggio.
Racconto una scelta, un salto nel vuoto che ho fatto recentemente, ovvero cambiare vita completamente! Sono stata per anni a lavorare a Londra nel marketing, poi sono tornata a Milano per fare lo stesso lavoro e poi ho deciso di cambiare tutto e dedicarmi alla musica full time, quindi ho cambiato il mio lavoro, cambiato città, ho iniziato per mesi a vivere negli hotel, a prendere dei treni tutte le settimane avanti e indietro tra Roma e Milano, e ho iniziato questa avventura che è una cosa impagabile. Sono felicissima di questa scelta e non tornerei indietro mai. Bisogna comunque continuare a lavorarci, non c’è mai una fine, arrivano si dei risultati ma sono sempre parziali, bisogna certamente gioire ma bisogna già puntare al risultato successivo.
8_Sul web hai più di 100.000 follower.
Ho iniziato realizzando cover e alternavo canzoni più moderne e nuovi successi, con cose più vintage. Facevo uscire queste cover la domenica e poi ogni giovedì facevo il tutorial per insegnare a chi volesse avvicinarsi all’ukulele a suonarlo. Sceglievo per questo sempre canzoni facili e i tutorial funzionavano alla grande. Adesso è da un po’ che non ne faccio, devo tirarne fuori qualcuno.
9_In un’intervista parlavi delle persone che ti seguono come la tua community più che fan.
Ho sempre cercato, da quando avevo 2.000 follower, di mantenere un rapporto con loro e avere uno scambio. Cercavo di dargli dei consigli per avvicinarsi alla musica o all’uso dell’ukulele e tramite i social ho creato anche delle amicizie e delle collaborazioni come quella recente con Avincola. Avevo fatto una playlist con i miei cantanti emergenti preferiti e avevo messo sulle mie pagine social il link alla playlist taggando i vari artisti e c’era Avincola, lui che è super ironico mi ha risposto in modo sarcastico: “Ehi, ma emergente a chi? Come ti permetti?”. Ovviamente pensavo che fosse serio, quindi mi sono scusata in qualunque lingua del mondo e poi lui mi ha detto che stava scherzando e mi ha invitata ad un suo concerto a Milano. Da lì è nata una bellissima amicizia e poi anche una collaborazione che ci ha portato a fare una canzone insieme recentemente.