Yoseba è il rapper napoletano made in Torre Annunziata che apre più grandi concerti della scena, da Luchè a Sfera Ebbasta.
Giovane Fuoriclasse: l’intervista di Diego a Yoseba
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Yoseba, all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.
1_ Sei a Torre Annunziata tu in questo momento?
Sì sono qui nel mio studio. Lavoro, lavoro, lavoro! La musica è l’unico modo per evadere un po’ e sentirsi liberi in questo periodo.
2_ Studio: quindi ti auto-produci?
No, io sono solo l’autore delle mie canzoni. A produrle è solitamente Valerio Nazo. Grazie al passaparola, sto entrando in contatto con molti produttori, non solo campani.
3_ Abbiamo appena ascoltato il tuo ultimo singolo “Legàmi”, uscito lo scorso 18 dicembre. È una storia vera?
Sì, l’ho scritta a seguito di una delusione d’amore. Ero in traghetto, tornavo da una vacanza e ho pensato di sfogarmi così.
4_ …Ma lei lo sa?
Mi auguro. Diciamo che non c’è mai stata la conferma definitiva ma credo lo abbia capito.
5_ Da quanto si legge nel testo, è una storia che sicuramente ti ha fatto star male.
Infatti. Io ho trovato questo nella musica: la capacità di trasformare i brutti momenti in gioia. “Illusione” non a caso, è un dolore molto forte che ho trasformato in canzone. La mia morale infatti è trasformare le delusioni in un traguardo. L’importante è provarci.
6_ Il brano Illusione, a proposito, è stato il tuo primo grande successo.
Quando ne parlo, dico sempre che questo brano mi ha cambiato la vita. Prima, la musica era solo una passione, un gioco: ora è diventata un lavoro. Mi ha permesso di entrare a far parte della scena e dell’industria musicale italiana. L’hanno cantata i miei idoli di sempre. Ci hanno fatto dei TikTok… Ha cambiato tutto!
7_ Mentre scrivevi il pezzo, te lo “sentivi” che sarebbe esploso a tal punto?
Quando l’ho scritto, no. In quel momento volevo solo condividere la mia storia. Quando poi abbiamo fatto uscire il singolo – anche grazie al magico lavoro di Nazo – mi sono reso conto che era davvero forte. Poi mi sono detto: se non spacco con una canzone così sentita e sudata, cosa mi devo inventare?
8_ Prima del rapper, facevi il pr nei locali.
Sì, è da quando ho 13 anni che bazzico nel mondo della musica. Un giorno poi, assistendo al live di un ragazzo del posto, mi sono convinto a provare anch’io a intraprendere quella strada. Volevo provare le sue stesse emozioni.
Dopo l’uscita del mio primo pezzo, visto però il riscontro ottenuto nonostante fossi un emergente – 80mila views su Youtube e Spotify – ho ho capito che era la strada giusta per me.
9_ Il video di “Hasta la vista” è stato girato al mare?
Sì, è il mare di Torre Annunziata. Ho voluto omaggiare la mia città, a cui sono molto legato.
10_ In questo pezzo dici: “Ti porto dove il numero dei followers non conta”.
È un po’ una denuncia nei confronti della nostra generazione che dà troppo valore ai numeri, alla quantità e non alla qualità.
11_ Secondo te, c’è una soluzione a questo problema?
Ogni generazione è diversa, non sappiamo cosa ci riserverà il futuro. Certo è triste, vedere persone intelligenti con pochi followers e Influencer trash che invece, ne hanno in gran quantità.
12_ Yoseba ci sono altre novità, musicalmente parlando?
Ho in programma di continuare a fare musica, voglio far uscire molti pezzi. Purtroppo ci sono delle tempistiche da seguire. Voglio dare i giusti spazi ai singoli che ho già pubblicato.
13_ Una curiosità: tra i tuoi brani ho visto che c’è una collaborazione con Aka7Even. Com’è nata?
È nata nel backstage del concerto di Luché a Pompei. Era il 1 gennaio 2020 ed entrambi ci esibivamo in apertura. Dopo esserci scambiati i numeri, mi ha invitato nel suo studio. Ne è nato un rapporto di fratellanza. Per stima reciproca, ci siamo regalati quindi un featuring. Ci sentiamo tutti i giorni, anche ora che è ad Amici 20!