Un titolo che lascia poco all’immaginazione quello scelto da MARUEGO che ha cambiato direzione artistica e nome d’arte. MaRue – è così che dobbiamo chiamarlo d’ora in poi – è stato tra i primi in Italia a proporre un tipo di trap dalle sonorità internazionali.
I suoi testi infatti sono un mix equilibrato di arabo e italiano, date le origini del cantante, nato nel 1992 in Marocco ma cresciuto a Milano.
Il singolo Bunga Bunga – curata dal beatmaker Busojamz – non è da meno e si propone, non solo come manifesto delle nuove sfumature artistiche fatte proprie del cantante, ma anche come lente di ingrandimento, focalizzando la nostra attenzione sul caos tipico della società attuale.
Sonorità dancehall, trap arabeggiante ed elettronica ci guidano così attraverso le celebri vicende dell’ex Presidente del Consiglio.
Il Maruego prima di MaRue
Nel 2013 dopo un’adolescenza passata a realizzare video autoprodotti, nel 2015 arriva la firma con la casa discografica Carosello Records e l’album MITB.
Da lì, tutto in salita, collaborazioni comprese. Da Sfera Ebbasta a Gue Pequeno,Tormento, Club Dogo, Emis Killa, Fabri Fibra aprendo concerti di artisti americani del calibro di Nicki Minaj (Estaté Market Sound, Milano) e Snoop Dog (Napoli).
Dopo un lungo periodo di DJ set, nel 2018 arriva la svolta decisiva: la stesura di un libro autobiografico dal titoloAutotune, edito Bompiani.
Il cambiamento di MaRue è avvenuto a 360 gradi. Il trapper ha infatti fondato una propria etichetta discografica: La Crème Records.