Quell’allegra Kanaglia di Elia Specolizzi, per citare il titolo del suo ultimo album, sta navigando in acque tutt’altro che tranquille. All’astro nascente della trap DrefGold sono state tarpate le ali o meglio, ammanettate. Si tratta però di un incidente di percorso momentaneo. Il cantante bolognese è stato recentemente arrestato dalla polizia nella sua casa di Pero per poi essere rinviato a giudizio.
Il ragazzo è stato pizzicato nella sua abitazione con 110 grammi di marijuana e hashish e 12mila euro in contanti. Il malloppo è bastato per far convalidare l’arresto ma non è stata disposta la custodia cautelare: l’artista, fino alla data del processo fissata per il prossimo 12 settembre, avrà solo l’obbligo di firma.
Quella “Kanaglia”di Drefgold si è messo nei guai
La vicenda che ha coinvolto il “figlioccio” di Sfera Ebbasta è iniziata quando alcuni vicini di casa dell’artista, scocciati dalla presenza di un folto gruppo di ragazzi vocianti sotto alla villetta del cantante, hanno deciso di chiamare la Polizia e dare un taglio al disturbo.
Probabilmente si trattava di fan gasati in cerca di selfie e autografi ma, per i vicini quel via vai continuo era diventato insopportabile. Gli agenti della pattuglia del commissariato di Rho, una volta giunti in loco, hanno quindi provveduto ad arginare la situazione.
Alle 9:30 del mattino quando Drefgold è uscito dall’abitazione, diretto in aeroporto per andare a un suo concerto, il rapper è stato fermato e solo a quel punto sono stati trovati droga e contanti. Non solo. Nelle tasche dei cinque ospiti del ragazzo, vi erano anche piccole dosi di fumo.
L’avvocato di Drefgold Niccolò Vecchioni ha spiegato: «È un consumatore di cannabis e la sostanza era per uso personale».
Durante l’udienza di convalida, il trapper ha confermato le parole del legale, negando di aver mai venduto droga. I soldi proverrebbero infatti da concerti e royalties guadagnate, non dallo spaccio di sostanze stupefacenti.