“Il destino gioca brutti scherzi” e la “ruota gira per tutti” sono frasi fatte che d’ora in poi, i membri della banda dello spray non dimenticheranno tanto facilmente. Si scopre solo oggi che nella notte della strage di Corinaldo, tra il 7 e l’8 dicembre 2018, in un autogrill lungo l’autostrada, il trapper Sfera Ebbasta ha incontrato casualmente uno dei membri della banda, colpevoli di aver innescato la tragedia.
Un comunissimo fan che si affianca al cantante in cerca di un video da postare sui social per fare il figo con i followers: ecco come si è presentato Ugo Di Puorto, uno dei ragazzi fermati dalla polizia per la strage che portò alla morte di sei persone. Di Puorto sarebbe il figlio di un boss della camorra in carcere, capo della baby gang specializzata in furti nelle discoteche con il metodo dello spray urticante.
«Sfera Ebbasta, bitch di Modena cosa pensi. Sta facendo i soldi mentre voi parlate, parlate. Guardatelo» si sente dire dal ragazzo, mentre il cantante si limita a mimare il gesto di una bocca cucita e mostrare i bracciali. Il video – reso noto dalla Gazzetta di Modena – è stato postato dallo stesso Di Puorto sul profilo Instagram per poi venir subito rimosso. L’incontro casuale è stato messo agli atti dell’indagine in quanto emerso durante le numerose intercettazioni tra i membri della banda.
Da queste si è scoperto anche che Di Puorto non era affatto un fan del trapper:«Io lo schifo proprio come persona. Ci stavo per litigare in autogrill, lo stavo per bussare quel figlio di puttana».
Il commento di Sfera
«Incontro migliaia di persone ogni giorno che mi chiedono una foto, l’idea di aver incontrato anche uno di quei pezzi di merda mi fa davvero schifo. Hanno provato e proveranno ad infangare il mio nome – scrive Sfera Ebbasta – ma la cosa non mi disturba perché la soddisfazione di sapere che quei mezzi uomini (se così si possono definire) sono stati presi è l’unica cosa importante» scrive il cantante nelle storie Instagram, come unico intervento sulla delicata questione.