Sei stelline vicine all’attaccatura della fronte. Sei come le vittime di Corinaldo in provincia di Ancora, i cinque adolescenti e la mamma di 39 anni che hanno perso la vita durante una serata in cui, proprio il king della trap italiana, si sarebbe dovuto esibire da lì a poco la notte tra il 7 e l’8 dicembre.
Così ha voluto omaggiare ma soprattutto ricordare le vittime Sfera Ebbasta, con un nuovo tatuaggio: un segno indelebile sulla pelle come lo è la tragedia stessa, nei cuori di tutti.
La foto
La foto del tatuaggio è stata pubblicata su Twitter non sul profilo ufficiale del cantante ma dalla pagina fan, Sfera Ebbasta Fan: «Gionata si è tatuato 6 stelle. 6 come le vittime nella discoteca di Corinaldo dove quella sera si sarebbe dovuto esibire. Possiamo solo immaginare cosa stai passando…troppe chiacchiere, poco rispetto verso di te. Forza King, noi siamo e saremo sempre con te» si legge nella didascalia che accompagna la foto.
Gionata si è tatuato 6 stelle. 6 come le vittime nella discoteca di Corinaldo dove quella sera si sarebbe dovuto esibire. Possiamo solo immaginare cosa stai passando.. troppe chiacchiere, poco rispetto verso di te. Forza King, noi siamo e saremo sempre con te ❤️ @sferaebbasta pic.twitter.com/qcTKV7ozGo
— Sfera Ebbasta Fans (@SferaFan) December 9, 2018
Il commento dell’artista sulla tragedia
Il mattino seguente della tragedia Sfera Ebbasta – al contrario di quanto affermato sui social da haters vari ed eventuali – aveva espresso vicinanza alle vittime attrsverso una storia Instagram:«Sono profondamente addolorato per quello che è successo, tutti gli impegni promozionali e gli instore dei prossimi giorni. È difficile trovare le parole giuste per esprimere il rammarico e il dolore di queste tragedie. Non voglio esprimere giudizi sui responsabili di tutto questo, vorrei solo che tutti quanti vi fermaste a pensare a quanto può essere pericoloso e stupido usare lo spray al peperoncino in una discoteca» aveva scritto il rapper, ringraziando anche «tutte le persone, le ambulanze e le forze dell’ordine che hanno prestato soccorso».
«La musica dovrebbe essere uno strumento che unisce le persone, speriamo che lo diventi davvero» aveva concluso Sfera, in quello che è stato l’unico post pubblicato in giornata.
La storia è stata ripostata più volte, anche da alcuni colleghi la scena rap italiana ha dimostrato indubbiamente di essere unita e vicina all’artista.