Franco Migliacci è insieme a Mogol il più importante paroliere della musica italiana. La prima canzone che scrive a 27 anni è la melodia più famosa di sempre: Nel Blu Dipinto di Blu, per tutti Volare. Le parole gli escono di getto, in una giornata cupa in cui la sua vita professionale – avrebbe voluto diventare un attore di cinema – va male, e vuole dipingersi le mani e la faccia di blu e volare nel cielo infinito. Nel 1958 Domenico Modugno la porta al Festival di Sanremo ed è il trionfo. Per il grande cantante Migliacci scriverà altri successi come Pasqualino Maragià e Farfalle.
Anni Sessanta
Inizia a collaborare con i nomi più importanti della nostra scena musicale. Negli anni Sessanta arrivano Tintarella di Luna per Mina, Fatti Mandare dalla Mamma a Prendere il Latte, la Fisarmonica per Gianni Morandi, Come Te Non C’è Nessuno per Rita Pavone, Una Rotonda sul Mare per Fred Bongusto, La Bambola per Patty Pravo, Ma Che Freddo Fa per Nada.
Anni Settanta
Anche negli anni Settanta continuano le grandi collaborazioni: si va da Tutt’al Più sempre per Patty Pravo, a Il Cuore è Uno Zingaro per Nicola Di Bari, Che Sarà per i Ricchi e i Poveri, fino alla sigla del cartone animato di culto Heidi, cantata da Elisabetta Viviani e Il Grande Mazinger.
Anni Ottanta
Negli anni Ottanta lancia il successo Ancora per Eduardo De Crescenzo e la divertente E va… e va per Alberto Sordi. Ancora sigle dei cartoni animati, come Lupin, Chobin e Carletto e i mostri. Continua anche la collaborazione con Gianni Morandi per cui scrive Uno su Mille, Pregherei per Scialpi.
Anni Novanta
Artista eclettico negli anni Novanta scrive T’Appartengo per Ambra.