A pochi giorni da San Valentino, Claudio Baglioni ha deciso di andare controcorrente e pubblicare il suo nuovo singolo intitolato Mal d’amore.
Si tratta del terzo brano estratto – dopo Gli anni più belli, Io non sono lì, Uomo di varie età – dell’album In questa storia che è la mia, uscito lo scorso 4 dicembre 2020.
Claudio Baglioni: “Mal d’amore” è il nuovo singolo
Baglioni ha commentato così, in una nota ufficiale diffusa:
«Mal d’amore è una canzone che avrei potuto scrivere in un’altra epoca, con la stessa moderna classicità di un’aria operistica e le sonorità sode di una rock ballad; ma non sarebbe mai venuta così. Tra incerta rassegnazione e dolente consapevolezza»
«Se nessuno me lo chiede, lo so – scriveva Sant’Agostino, a proposito di cosa fosse il tempo – se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so”».
Il cantante ha poi raccontato il tema centrale del brano, l’amore, per poi focalizzarsi sulla correlazione di tal sentimento con il concetto di tempo:
«Credo che lo stesso si possa dire dell’amore. Il tempo e l’amore sono i protagonisti di tutto l’album e di questa ballata in cui gli amanti s’interrogano sul significato di Mal d’amore. Senza poter rispondere né riuscire mai a guarirne. Lasciarsi cadere ammalati senza morirne definitivamente»
«Il fatto è che l’amore ha un tempo tutto suo: vive in noi ancora prima di diventare “presente”, continua a vivere anche se non diventa mai “futuro” e, soprattutto, non smette di vivere nemmeno quando è “passato”. Un tempo che stravolge il nostro tempo e ci tiene lì a chiederci se l’amore sia più miele o sale, se un bene può far male e un male fare bene, se conviene e vale. Ma, soprattutto, se è irreale o c’è e se per tutti è uguale».
In questa storia che è la mia: il nuovo disco di Claudio Baglioni
Il disco è il sedicesimo progetto musicale in cinquant’anni di carriera del cantante, pubblicato a sette anni di distanza dall’album ConVoi.
«In questa storia che è la mia è un invito, una spinta a rileggere le nostre storie. Le vicende di ciascuno di noi, delle pagine di musica e parole, che abbiamo scritto e vissuto insieme, e di questo tempo che – sebbene non si leggano – porta anche le nostre firme»
ha commentato Baglioni.