Lo scorso sabato 10 ottobre a Udine si è concluso il tour di Elisa. La cantante ha deciso di donare il ricavato dei concerti alla sua crew. Si è trattato di una data molto speciale: un doppio live che, per rispettare le norme anti-Covid, ha visto la cantante esibirsi sia alle ore 15.00 sia alle ore 18.30.
“Ragazzi, prendiamola col sorriso perchè qua ce la stiamo sudando fino all’ultimo 🤪😂😁 ma noi siamo qui per voi e abbiamo voglia di suonare e di cantare e di stare insieme a voi rispettando tutte le regole e quindi a causa dei provvedimenti anti covid dobbiamo suonare alle 15.00 per una parte del pubblico e alle 18.30 per un’altra parte. Rispettivamente 1000 e poi altre 1000 persone. Il concerto sarà lungo come tutti gli altri per entrambi gli orari, un’ora e mezza su per giù”
aveva scritto Elisa Toffoli sui suoi profili social.
Elisa ha deciso di donare il ricavato del tour alla sua crew
Cavalcando l’onda dei Bauli in Piazza, la manifestazione che ha avuto luogo sabato scorso a Milano, a sostegno dei 570mila lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo, ecco una novità.
La cantante triestina ha deciso di rinunciare insieme alla sua agenzia, Ferdinando Salzano e al manager Stefano Settepani, alla sua parte di compenso economico. Non solo, Elisa ha deciso di donare tutto il ricavato ai musicisti e alla crew pagandoli “doppio”, simulando il compenso di un tour più lungo.
“Ragazzi, il tour si è concluso e sono felice e grata a tutte le persone che lo hanno reso possibile. In primis Voi. Ringrazio la mia agenzia live F&P e Ferdinando Salzano e il mio management Stefano Settepani per aver rinunciato insieme a me a percepire un compenso economico. Tutto il ricavato è andato a musicisti e crew, che sono stati pagati il doppio, simulando un tour di una durata un po’ più lunga e con un guadagno quindi più cospicuo. La mia ricompensa è quella di sapere di aver fatto una cosa utile e a mio parere giusta”
scrive in un lungo post pubblicato su Instagram.
Elisa ha deciso di donare il ricavato del tour alla sua crew
L’artista continua il pensiero del post, proponendo poi come Fedez in questi ultimi giorni, una soluzione al problema:
“Penso che sia fondamentale lavorare tra cittadini e governo alla formazione di un database preciso e dettagliato per regolarizzare tutte le professioni e le categorie del settore dello spettacolo, nella trasparenza più totale, per poter gestire al meglio anche tutti i fondi di emergenza. Fondi che per fare davvero la differenza, a mio parere dovrebbero avere una cadenza mensile, come degli stipendi. Si dovrebbe trovare una formula per distribuirli in base alla dichiarazione dei redditi dell’anno o degli anni precedenti. La realtà è che la crisi la possiamo combattere con il realismo e la trasparenza e mettendo le risorse là dove servono e non dove non fanno alcuna differenza. Non si dovrebbe fare finta di niente. Abbiamo un problema. Ci sono molti modi per risolverlo tranne il negare che esista nella sua complessità”
conclude con quello suona come un’accorato appello alle autorità competenti.