Gaudiano ci ha parlato del singolo “Favonio” e dell’esperienza in “Controcorrente”, lo spettacolo di Italy Bares (LatteMiele è radio partner). Leggi e ascolta l’intervista al cantante!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Simone Rossi a Gaudiano all’interno di Fin qui tutto bene: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 17.00.
1_ Come stai?
Bene, è un bellissimo periodo.
Vengo dal concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma (venerdì 23 febbraio 2024, ndr). Sono uscite e usciranno delle nuove canzoni.
Sarò a teatro, anche con questa iniziativa al Teatro Repower. Non vedo l’ora di partecipare a questo evento di Italy Bares che mi trova coinvolto già da qualche anno.
2_ Cos’è cambiato in questi anni?
Sono diventato zio di Mia, che compirà due anni a giugno. Pensare che sia già passato così tanto tempo mi fa impazzire.
Ti cambia la vita in meglio, perché prendi tutto il bello del sistema genitorialità. Ti godi il nuovo arrivato/nuova arrivata ed è meraviglioso.
Impazzisci perché ogni cosa che vedi in giro la colleghi alla sua felicità. Prendi tutti i giochi che trovi, ma alla fine ti rendi conto che basta la presenza per stare bene in famiglia. Nell’affettività conta l’affetto, ma noi cerchiamo di riempire tutto con la materialità.
2_ Hai cantato “Favonio” al Concertone del Primo Maggio di Roma. È il luogo giusto per parlare di lavoro.
Io ho scritto la canzone perché ho sentito di dover lasciare, parlare e affrontare questa tematica nella mia produzione. Il concerto del Primo Maggio mi è sembrato il palcoscenico adatto per parlarne.
C’è ancora una “questione meridionale” viva e attiva e se ne parla troppo poco, nonostante vada avanti da tempo. Io da piccolo, nei telegiornali, sentivo lo slogan. Significa che a parità di talenti, capacità e studio c’è poca occupazione e trasformazione delle potenzialità in lavoro e in diritto al lavoro.
Il palco del Primo Maggio, che apre una finestra su questo mondo, era quello ideale per parlare di “Favonio”: un vento delle nostre terre.
Come ho scritto nella presentazione del brano, il vento ti accarezza, ti fa sentire a casa, ti parla della tua terra e a volte ti spazza via, perché quello che vuoi fare non lo puoi realizzare essendo nato in un determinato luogo.
4_ Hai anche rivisto delle persone che non vedevi da tempo?
Ho conosciuto di persona Ermal Meta, dopo il rapporto digitale ed epistolare su Instagram, che è metà pugliese. L’ho abbracciato per la prima volta.
Ha anche presentato, cavandosela bene, nonostante sembrasse di stare sul Titanic per il tempo. Era complicato da gestire a livello tecnico ma l’organizzazione ha fatto tutto bene. Lui è stato grande, insieme a Noemi e BigMama.
5_ Ricordi ancora la tua esperienza a Sanremo Giovani 2021?
È stato diverso da tutte le altre edizioni. Chiunque ne abbia fatti prima si è reso conto di quanto fosse complicato mantenere la concentrazione. È vero che non dovevamo spostarci e fare collegamenti con telegiornali e conferenze stampa, ma stare in camera tutto il giorno era una tortura.
Dovevamo fare controlli serratissimi e anche i pochi collaboratori che erano con noi erano sottoposti alle stesse prassi.
La canzone (“Polvere da sparo”, ndr) parla della mia vita, di mio padre, di quello che abbiamo passato insieme. Racconto le storie di tante famiglie che hanno a che fare con delle malattie. Credo che la vittoria delle nuove proposte sia stata l’emozione più forte che abbia mai vissuto.
Folcast e Wrongonyou dovevano partecipare al concerto di Roma, ma Marco (Wrongonyou, ndr) doveva suonare in Sardegna e Daniele (Folcast, ndr) non poteva per motivi personali. Sono in contatto anche con Greta Zuccoli, Avincola e Davide Shorty. Abbiamo il gruppo Whatsapp de “I Sopravvissuti”. Portiamo avanti la carretta ognuno per sé, ma ci vogliamo bene.
6_ Pronto per lo spettacolo “Controcorrente” firmato Italy Bares, di cui LatteMiele è Radio partner?
Ci saranno 185 artisti sul palco. È un evento di Anlaids Lombardia con Italy Bares. Gli organizzatori principali sono il Direttore artistico Giorgio Camandona e il regista Mauro Simone.
Da anni mozza il fiato di chi viene, quindi, mi raccomando, non mancate: acquistate il biglietto, fate soltanto del bene!