Gianmaria ci ha raccontato il forte legame con sua sorella, tanto da dedicarle la canzone che ha portato a Sanremo. Leggi l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Matteo Osso e Benedetta Mazza a Gianmaria all’interno di Ma che Festival: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dalle 17.00 alle 20.00.
1_ L’emozione di cantare è stata di più, meno, o uguale a quella di quando hai saputo che saresti stato il vincitore assoluto di Sanremo Giovani?
Maggiore, aumenta di più a seconda delle responsabilità e della pressione. Io sono giovane ed emergente, qui a Sanremo invece ci sono persone con anni e anni di carriera alle spalle.
2_ Nel tuo pezzo “Mostro” si evince quanto la determinazione sia importante in un settore come quello artistico e come proprio la determinazione, a volte, ci porti un po’ lontano dagli affetti.
Sì, non ho nessun rimpianto di quello che ho fatto perché se no, non sarei qui a Sanremo.Questo dice tutto. In qualsiasi campo l’ambizione ti porta a lasciare indietro qualcosa ma sei tu a decidere se sei disposto a farlo. Io ho deciso così.
3_ Quando nel pezzo ti domandi se sei un “Mostro”, la risposta è no.?
Non sono un mostro! Il pezzo è dedicato a mia sorella, si mette a piangere ogni volta che lo sente. Sono contento perché prima d’ora non avevo mai parlato di mia sorella in una canzone. Siamo legatissimi ma abbiamo un rapporto molto strano: non ci siamo mai manifestati grandi segni d’affetto. Ciao Anita!