Foto di Lazza con occhiali da sole
Credits: IG Lazza, @jacoporossinidirector
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Lazza: “Sirio” è disco di Diamante

Lazza riceve il disco di Diamante per l’album “Sirio” (2022). È il primo lavoro rap a raggiungere questo tipo di traguardo

“Se metto bocca è oro” cantava Lazza in Re Mida (2019) senza sapere che, da lì a qualche anno, avrebbe avuto una carriera ancora più del preziosa del metallo citato, brillante e sfaccettata come un diamante, materiale della sua ultima prestigiosa certificazione FIMI.

«Alla città grigia che mi ha cresciuto, alla 91 che puzzava di piscio, alle ore di sonno perse, ai pranzi e cene saltati, ai pianti fatti in silenzio, alle mattine passate in corridoio al liceo, a Chopin, alle panchine al freddo, alle estati buttate a Milano al caldo. Ai treni persi, a quelli presi in corsa. Al Dio che non ci vuole. Al Conservatorio, al muretto, al cantiere» scrive Lazza nel post con cui ha annunciato ai fan che l’album “Sirio”(2022) è certificato Disco di Diamante. Si tratta del primo lavoro rap a raggiungere questo tipo di traguardo nell’era FIMI moderna.

Il cantante meneghino, al secolo Jacopo Lazzarini, ricorda poi coloro che hanno ispirato la sua penna e permesso al fortunato progetto discografico di prendere vita: «Ai Dogo, a Marra, Fibra, a Bassi. A Ketamusic, a Emiliano. A Max, agli 883. Alla fame di Ignazio, alla pazzia di Lorenzo, alla perseveranza di Diego, alla genialità di Miles, a Federica, a Manuel. Al cuore grande di Federico, con il cuore troppo grande per fare il discografico. Alla certezza di Clemente, alla mente di Filippo. A Suri che l’ha fatto suonare così bene».

Mozione d’onore anche per amici di sempre, presenti dal giorno zero, gli amici che verranno e l’amato club Rossonero: «Agli amici di sempre a Giaime, a Scavu, ai giorni in cui questo era solo il nostro sogno, ed era già tantissimo, a Jari, a Nerone, a Pingu. Agli amici che sono venuti dopo e che sono sicuro non se ne andranno, a Marino, a Jacopo, a Yas, a Stole, a Bogdan. A chi pensando di insegnarti la musica ti ha insegnato a respirare, ad Aleksander. Agli amici con cui condividi una fede, ad Alex. Al Milan, al secondo anello blu».

«Al carisma di mio padre, ai nervi di mia madre, al buono negli occhi di mia nonna. Alla precisione di Roberta. Alla dolcezza infinita di Greta, a Kobe, a mio figlio Noah. A me, a voi, a NOI. Grazie per sempre. Ps: A chi mi ha detto “farai strada”, ho risposto “farò storia”» conclude Jacopo, con il cuore in mano e il nome Zzala inciso per sempre fra le stelle.

Written by Sara Caironi

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