I famosissimi Portici di Bologna sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La notizia ha riempito gli italiani d’orgoglio. Tra questi, anche alcuni emiliani doc che hanno accolto la notizia con un travolgente entusiasmo. Da Cesare Cremonini a Luca Carboni, passando per Dodi Battaglia, il mondo della musica festeggia questo ennesimo traguardo.
“Che bella notizia!. Da oggi i portici di Bologna sono Patrimonio dell’Umanità Unesco. È una novità meravigliosa per l’Italia e per tutti i bolognesi, per chi vive in questa nostra città così unica e generosa al punto da ripararti dalla pioggia, dal sole e dalla solitudine 24 ore su 24, per tutti i santi giorni dell’anno.
Credo davvero che tutti gli abitanti di Bologna debbano essere orgogliosi di questo riconoscimento e aiutarsi a renderli sempre più belli. Venite a camminarli, nascondono tra le loro ombre lo spirito generoso e accogliente di tutti i bolognesi” scrive Cremonini sui social, ricevendo subito i like da colleghi illustri come Laura Pausini, Samuele Bersani e Luca Carboni che dedica il brano Bologna è una regola a questa vittoria.
Portici di Bologna patrimonio dell’UNESCO: Cremonini e Battaglia esultano
Anche Dodi Battaglia ha voluto condividere un pensiero riguardo il prestigioso riconoscimento, ricordando il brano composto insieme a Valerio Negrini nella città in cui sono nati i Pooh:
“‘Cè una canzone da me composta con testo di Valerio Negrini che recita “C’è una strada nel centro della mia città / dove i portici fanno ombra”.La città menzionata è Bologna, casa di Valerio e mia, dove i Pooh sono nati” scrive il cantante sul suo profilo social.
L’artista continua raccontando la storia di questo gioiello d’architettura:
“Da ieri i suoi 62 km di portici sono divenuti Patrimonio dell’Umanità UNESCO: un riconoscimento importantissimo alla unicità ed alla bellezza del capoluogo emiliano. I portici nacquero nel medioevo come espediente per ampliare i piani alti delle abitazioni. Sono divenuti nel tempo uno spazio dove trovarsi, un riparo per muoversi in città malgrado le intemperie ed il Sole.
Le punte di diamante del dossier presentato all’UNESCO sono state in particolare due: il Portico dei Servi dove si svolge il tradizionale mercatino di Natale; San Luca, il più lungo al mondo, che dalla città conduce al Colle della Guardia dove si trova il santuario mariano.
Se al primo portico si ispira il brano Santa Lucia, citato in apertura, è del Colle della Guardia che Valerio ha raccontato nel nostro “Dietro la collina”. Due canzoni su Bologna scritte da bolognesi veri!” conclude.
Oltre al reticolo di portici del capoluogo dell’Emilia Romagna sono diventati Patrimonio dell’Unesco anche la Cappella degli Scrovegni di Giotto a Padova e le Terme di Montecatini.