A poche ore dalla ghiottissima notizia che abbiamo scritto per voi, dall’edizione 2021 della Milano Music Week arrivano dettagli e spoiler interessanti riguardo la 72esima edizione del Festival di Sanremo 2022.
In occasione della rassegna che celebra la musica a tutto tondo, organizzata nel capoluogo meneghino dal 22 al 28 novembre 2021, si è tenuto l’evento “Il Sanremo che Verrà”. Ospiti di questo spazio, Amadeus e Claudio Fasulo (vicedirettore di Rai1).
A proposito del Festival, in programma dall’1 al 5 febbraio 2022, Amadeus si dice in fibrillazione per il ritorno del pubblico all’Ariston:
“Sarà un’emozione incredibile tornare con il pubblico in presenza all’Ariston, due anni fa era la normalità. Sono passati soltanto due anni e sembra invece che ne siano trascorsi dieci”.
In merito alla presenza della spalla, amico e showman Rosario Fiorello non si sbilancia: “Le porte sono sempre aperte. Lo conosco da decine di anni e so che con lui le cose si sanno all’ultimo. Al momento è impegnato in teatro, poi spero che opti per tornare con noi”.
Per quanto riguarda le voci di corridoio inerenti ospiti, artisti in gara, co-conduttori e chi per esso, il direttore artistico e presentatore per il terzo anno di seguito rimane sul vago e accenna una battuta:
“È giusto che si facciano tantissimi nomi e spesso queste liste contengono ipotesi concrete e profili inventati. Anzi, a volte mi sorprendo io stesso oppure trovo suggerimenti a cui non avevo pensato”.
Sanremo 2022: qualche spoiler dalla Milano Music Week
Questo perché la lista completa dei nominativi dei 24 big in gara verrà svelata il 15 dicembre 2021, durante la serata conclusiva di Sanremo Giovani: l’evento, in diretta su Rai1, in cui si decreteranno i vincitori del concorso che darà la possibilità a due artisti emergenti di partecipare alla kermesse musicale.
Sempre durante la Milano Music Week, il presentatore ha risposto a una domanda relativa all’introduzione delle quote rose al Festival di Sanremo 2022. Secondo Amadeus:
“Sull’arte non va fatto, lo trovo offensivo. Non ho mai scelto una canzone in base al sesso dell’artista: ci sono storie, percorsi, emozioni. Va detto che tra i circa 300 brani che si sono candidati per partecipare al Festival, c’è una leggera maggioranza di artisti maschili, quindi ci può stare che l’equilibrio dei partecipanti non sia perfetto”.
Sull’onda della vittoria dei Maneskin, in molti si aspettano di assistere a una valanga di esibizioni rockeggianti:
“Sì, è normale che ci siano stati più brani rock candidati rispetto al passato, ma ogni anno vale lo stesso sulla scia degli ultimi vincitori. Non avrebbe senso cercare i nuovi Maneskin. Vince la canzone e non il genere, non ci può essere preclusione”.
Conseguentemente, il peso della giuria demoscopica sarà maggiore, in modo da rappresentare al meglio i gusti del pubblico. Il televoto sarà attivo già dalla terza serata.