In “Tango” Tananai racconta la storia d’amore di due ucraini, uniti nonostante le bombe e la guerra. Leggi l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Matteo Osso e Benedetta Mazza a Tananai all’interno di Ma che Festival: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dalle 17.00 alle 20.00.
1_ Questa canzone, “Tango”, ha un input più romantico rispetto a quella dello scorso anno.
Anche questo lato più romantico ha sempre fatto parte di me. L’anno scorso avevo semplicemente voglia di spensieratezza, allegria e assenza di pensieri.
2_ Non è una storia che ti rappresenta questa dell’amore a distanza.
No, per la prima volta parlo di una storia non mia, parlo di una storia che mi è stata raccontata da uno dei miei migliori amici, che tra l’altro è il ragazzo che mi fa i video. Facciamo tutto in famiglia, tra amici.
Parla della storia di due ragazzi ucraini, Olga e Maxim, costretti da un anno a questa parte a vivere separati e a distanza il loro amore a causa del conflitto in Ucraina. Il video è stato realizzato proprio da immagini che ci hanno mandato loro, che si sono scambiati su Whatsapp, solo montati insieme. Loro raccontano la loro storia, io sono solo il mezzo per poterlo fare.
3_ Hai cantato e lavorato molto bene.
Ho capito che tengo troppo a quello che mi è accaduto quest’anno, a quello che ho ottenuto perché è da quando ho 14 anni che faccio musica e ho sempre voluto fare questo mestiere. Farò tutto il possibile per continuare su questa strada.
4_ L’anno scorso sei arrivato ultimo a Sanremo 2022 e il video dove esultavi felice come una cavalletta è stata la tua carta vincente.
Mi piace divertirmi, non riesco a prendermi troppo sul serio, mi faccio le battute da solo (ride, ndr). L’anno scorso ero comunque contento del mio percorso, di aver portato la mia musica a più persone possibili ed ero soddisfatto del mio brano, non di come l’avevo cantato (ride, ndr).
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5_ Quest’anno hai cantato bene?
Assolutamente. Avevo proprio voglia di cantare ogni sera questo brano perché mi emoziona, mi tocca.
6_ A proposito del duetto, come la vivi?
Sono carico, intanto siamo in 3 sul palco quindi riesci a condividere più energia con le persone che hai interno. Non c’è più soltanto la tua vibe ma ne ricevi altrettanta da colui che ti sta accanto e la trasmetti al pubblico. È divertente.
7_ Dopo Sanremo c’è già qualcosa che bolle in pentola?
Potete vedermi in tour, siamo pieni di date. Non vedo l’ora di esibirmi nei Palasport a partire da maggio a Napoli, poi Roma, Milano, Firenze e Padova: lì si può cantare e far festa, magari anche con qualche lacrimuccia cantando “Tango”. Mi piace questa cosa che si possa fare casino sotto il palco e abbracciarsi.
8_ Raccontaci di te dal punto di vista della tua immagine. Hai scelto dei look molto elegante.
Beh, se vengo in ciabatte e mutande non va bene (ride, ndr). Mi piace essere carino, un pò elegante perché di mio normalmente non riesco: di solito metto tutone, scarpe da ginnastica e faccio schifo.
9_ Come la mettiamo con le fan che quest’anno si sono scatenate? Abbiamo visto l’inferno fuori dall’Ariston
Se questo è l’inferno mandatemici sempre (ride, ndr). È bellissimo quando senti l’affetto delle persone per cui fai musica perché alla fine fai musica per loro, soprattutto. Ogni tanto è stancante, un pò faticoso ma se fossero queste le fatiche della vita…!