Deddy ci ha raccontato dell’ultimo singolo “Casa Gigante” e di come anche le braccia di una persona speciale siano casa. Leggi l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino a Deddy all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00.
1_ È uscito da pochissimo “Casa gigante”, il tuo nuovo singolo. È passato quasi un anno e mezzo da quando sei uscito dalla casa di Amici. Ti senti cambiato?
Tanto cambiato. Quando esci dalla casa di Amici ti accorgi di quanto è cambiata la tua vita e in quanto poco tempo l’abbia fatto. Si sono avverati tanti sogni. Avevo 18 anni, è stato molto “offuscante”, Mi ha aiutato molto nella crescita. Sono nato e cresciuto a Torino, ho scelto di trasferirmi in un’altra città lontano dalla mia famiglia – non perché volessi starci lontano – ma perché volevo crescere e cavarmela da solo. Ora abito a Roma da solo con il mio cagnolino.
2_ Hai iniziato una nuova avventura
È una bellissima avventura che mi sta facendo tanto bene a livello personale e artistico. A livello umano, banalmente avere il pensiero di pagare le bollette, cose a cui prima non pensavo. A livello artistico, il fatto di stare da solo a casa mi da la possibilità di esplorare il mio inconscio, scrivere di notte al pianoforte elettrico (senza che mamma mi dica “domani devo andare al lavoro, non fare casino”).
3_ “Casa gigante” ricorda quelle case immense dei nonni in cui abitano da soli, forse un po’ vuote e cariche di solitudine. Tu ci hai aggiunto un altro significato.
Si è deciso di lasciare quest’apparenza amorosa con, nella realtà dei fatti, un significato più libero. Il significato principale quello che abbiamo voluto comunicare con lo street tour. “Casa gigante” rappresenta tante cose. Per quanto mi riguarda non è davvero un “dove”, anche se può esserlo.
4_ Rimanendo nel tema della casa, negli ultimi due anni ne hai cambiate tantissimo, è un po’ disorientante. C’è qualche posto in cui ti senti a casa?
Ho cambiato un sacco di case, anche per questo motivo il titolo del singolo. Da quando i miei si sono separati ne ho cambiate un’infinità. Non c’è realmente un posto in cui mi sento a casa. Se sto con la mia famiglia o con un’amico mi sento bene: basta che so di poter essere me stesso, di sentirmi accettato e che mi vogliono bene.
Deddy: «Le braccia di una persona speciale possono essere una “Casa Gigante”»
5_ Questa “casa” potrebbe anche essere una persona?
Tante volte le pareti possono come della braccia, mi sono spesso sentito a casa tra le braccia di una persona. È brutto quando diventi un “senzatetto” perché quella persona decide di andarsene dalla tua vita.
6_ Questo concetto è presente anche nel brano
Certo, la componente amorosa è qualcosa che ho vissuto in prima persona.
7_ Questi abbracci stanno tornando un po’ indietro in questo mini tour, il tuo salotto itinerante.
Senza “un po’”, stanno tornando tutti indietro. Fino a ora è stato incredibile, sono sicuro che continuerà a esserlo. È stata un’esperienza bellissima, molto rock’n’roll.
8_ Il 17 gennaio hai una data importante
Si torna a casa nella città che mi ha cresciuto per 18 anni, Torino, Piazza san Carlo. Non ho mai suonato qui, ci sono stato solo per un In-store. Sono curioso ed emozionato all’idea di vedere la risposta del pubblico. i miei ci tenevano ad essere presenti dal vivo, mi fa tanto piacere.
9_ Dopo questa serie di mini live, cosa ti aspetta?
Stiamo andando a definire il tutto, abbiamo gettato le fondamenta di questa casa. Appena avremo l’arredamento, ci sarà il tour estivo. Per “arredamento” intendo le canzoni e l’album.
10_ Stai lavorando all’album?
Lo sto preparando, sarà completamente autobiografico. Raccontare le consapevolezze che ho acquisito quest’anno, sono una persona molto chiusa anche sui social, e le cose che mi succedono, ti permette di arrivare alle persone. Sanno che sei esattamente come loro, ci si possono ritrovare e si sentono liberi di farlo. È ciò a cui aspiro con la mia musica, avere questo tipo di riscontro dal vivo.