Gianmaria ci ha raccontato come ha vissuto l’esperienza di Sanremo e i suoi progetti futuri. Ascolta e leggi l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino a gIANMARIA all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00.
1_ Sul palco dell’Ariston hai portato “Mostro”, alcuni ti hanno definito un po’ il “mostro” di questo Sanremo, sicuramente con accezione positiva. Come mai?
Sul serio? (ride, ndr). Ho avuto commenti positivi, sono contento se dicono che sono “un mostro”. É andata bene per me, mi sono divertito tantissimo ed è stato apprezzato il mio modo di essere che alla fine è quello che ho portato sul palco. La trasparenza è la linea che seguiamo per tutto il mio progetto ed è quello che porteremo avanti sempre.
2_ Cosa c’è dentro il tuo ultimo LP?
Dentro il disco c’è quello che ho portato all’Ariston con il brano “Mostro”. Questo pezzo è un pò l’infarinatura generale di quello che c’è all’interno del disco cioè, me stesso, perché nel 2022 sono stato parecchio da solo. Ho parlato molto di me in questo disco, di tutto ciò che mi è passato per la testa.
3_ Adesso questa solitudine l’hai portata avanti?
Si, diciamo che sta andando avanti, però adesso cercherò un po’ di staccare per fare anche delle cose diverse. Il prossimo disco parlerà solo degli altri (ride, ndr).
4_ Sanremo per te è stata un’esperienza molto bella, che rifaresti domani, non so se il tuo team è d’accordo.
No, in realtà dopo che fai così tante cose in una settimana, torni a Milano e ti riabitui alla routine, ti viene un down incredibile. Fisicamente non so se sarebbe possibile fare così tutto l’anno ma, ogni tanto, è bello.
5_ Tra un po’ parte il tuo tour, hai tantissime date, quindi un po’ replichi.
Abbiamo cinque date adesso e poi ci sarà l’estivo. Partiamo il 15 maggio da Bologna e prepareremo uno show pazzesco!
6_ Come la vedi la data del 22 maggio con il rientro in patria a Padova?
La vedo bene! Il pubblico veneto non è facile perché siamo molto freddi però quando ci affezioniamo a qualcosa, a qualcuno, prendiamo effettivamente confidenza e la diamo, allora vuol dire che c’è un bel legame. Sarà bello. In provincia di Vicenza, l’anno scorso avevo fatto la data zero – che tra l’altro è il posto dove è venuta meno gente – ero proprio a casa mia. Noi facciamo fatica a comprare i biglietti, siamo un po’ tirchi, chissà.
7_ Come mai secondo te?
È un popolo molto strano, siamo freddi, ci mettiamo un sacco ad affezionarci e a dimostrare affetto. Ci vuole tanto lavoro sul territorio.
8_ Come la vedi l’estate, a livello artistico-musicale?
L’estate è il momento in cui raccolgo di più e il momento in cui scrivo di meno. D’inverno preferisco stare in studio e dedicarmi completamente alla scrittura ma d’estate, visto che c’è il pieno della vita, esco, vivo e poi a settembre mi chiudo in studio.