Enula ci ha parlato degli ultimi due singoli “Mai nato” e “Due rose” e della ricerca di nuovi suoni musicali. Leggi e ascolta l’intervista alla cantante!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Enula all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni venerdì dalle 21.00.
“Mai nato” e “Due rose” sono il mio ritorno
1_ Il tuo nuovo singolo si chiama “Mai nato”.
Finalmente è nato.
Quando una canzone passa in radio nasce. Era la colonna sonora di un film in cui ho anche recitato (“Addio al Nubilato 2- L’isola che non c’è“, ndr) ed è stata pubblicata in modo molto naturale.
È un pezzo importante perché penso sia adatto a chi ha perso qualcuno.
2_ Hai realizzato “Due Rose” con Tiromancino, quest’estate.
Mi ha chiamato in macchina e mi ha detto che voleva finire di scriver la canzone con me.
È stato magico Siamo andati in tour in tutta Italia.
Lui è un grande artista e lo stimo veramente tanto. non ci conoscevamo prima e mi è arrivata una telefonata dal nulla. Solitamente non rispondo ai numeri sconosciuti, quella volta decisi diversamente.
3_ Il tuo anno di assenza dalla musica è dovuto a qualche motivo particolare?
Non ricordo perché.
Quell’anno era stato difficile perché la vita di un artista, la carriera è fatta di alti e bassi. Devi essere psicologicamente pronto, anche per portarla avanti.
Ero in un periodo difficile e Federico (Zampaglione, frontman dei Tiromancino, ndr) ha dato una piuma in piu alle mie ali. Mi ha permesso di volare meglio e ho iniziato a risognare.
A livello musicale, un singolo va meglio uno peggio. Viviamo in una società talmente veloce che basta un secondo per far credere agli altri di non esistere, poi succede qualcosa e tutti tornano a parlare di te.
Devi essere equilibrato come persona.
Ero giù di morale. Ho pensato di cambiare lavoro, però io sono nata per l’arte, scrivo, dipingo, quindi è parte della mia pelle e delle mie vene.
Potevo lavorare con i bambini, che è vicino all’arte, ma poi sono tornata a fare musica e sempre lo farò.
4_ “Due Rose” è una canzone che piace. Te l’aspettavi?
Chi lo sa perché piace? Non è detto che una cosa bella piaccia.
A volte non te l’aspetti e succede. A me “Due Rose” è piaciuta dal primo istante. È fresca, leggera e sono stata contenta del successo che ha avuto.
“Amici20” ha segnato la mia carriera
5_ Come ti senti rispetto al primo album “Con(torta)” (pubblicato dopo Amici 20, ndr)?
Il tempo di produzione era più veloce.
Ero acerba. Ogni pezzo veniva prodotto e non riuscivo a capire.
Il nuovo album ha una ricerca del suono, su quello che voglio fare e dove voglio andare. Poi credo che cambierò ancora, perché non si può rimanere uguali per sempre.
6_ Rifaresti il talent?
Se non lo facessi credo che avrei troppa paura di quello che potrebbe succedere.
All’inizio ero ragazza no talent ed è successo per casualità. Ho pianto per una settimana perché non volevo andare, poi sono entrata e l’ho vissuto.
Magari non lo rifarei e troverei un’altra strada.
7_ “Le cose più belle ci cambiano” in “Battito”. Quando è successo?
È una frase scritta di getto ed è una di quella più vera.
Quando finisce una relazione si è abituati a ricordare il male. A me piace celebrare l’amore. Quello che accade in una relazione è funzionale.
Io ho avuto poche relazioni: il primo amore, una importante e quella attuale che è più “libera”. Io sono un’innamorata cronica. Mi piace innamorarmi.
8_ “Due Rose” ha una visione contorta dell’amore.
È un amore tossico con un grande ego. È un ritorno dopo un allontanamento.
Collaborare con altri? Perché no
9_ Lavorare con altri artisti cosa aggiunge?
In realtà sono una ladra, perché mi piace “rubare” e vedere il processo di scrittura degli altri.
Mi piace lavorare da sola quando mi arrivano i flussi, però i processi altrui ti fa crescere artisticamente.
10_ Con chi ti piacerebbe lavorare?
Il ragazzo con cui mi frequento ha un erotismo artistico interessante. Ha un suo modo di esprimersi e sono convinta sia un genio incompreso.